Un’alternanza di gioie e rimpianti. Queste sono state le emozioni che le nostre ragazze ci hanno fatto vivere ad Amsterdam. Ora che si è chiuso il sipario su questa edizione dei Campionati Europei, possiamo tirare le somme.

E lo facciamo partendo dal momento più bello, la splendida prova di Veronica Inglese nella mezza maratona. Dopo aver coraggiosamente preso il comando della gara fin dalle prime battute, Veronica si è dovuta arrendere solo alla portoghese Sara Moreira, atleta più grande di lei e con molta esperienza in campo internazionale. Veronica è il nostro futuro, ed il suo bellissimo sorriso alla fine della gara, corsa nel nuovo personale di 1h10’35, rappresenta l’essenza della felicità.

Ricordiamo che la ragazza barlettana, nella giornata inaugurale di questi Campionati Europei, ha corso anche i 10000, migliorando il proprio primato personale (31’37”43) e chiudendo con un ottimo sesto posto. In conclusione… Veronica, ci hai fatto veramente emozionare!

Parlavamo di rimpianti, perché non possiamo parlare di delusioni. Quando un obiettivo è lì, a portata di mano, ma sfugge per motivi che vanno oltre le proprie forze, l’unico sentimento di cui si può parlare è il rimpianto.

Lo testimoniano le lacrime di Yusneysi Santiusti, che, dopo essere approdata nella finale degli 800 metri con grande autorevolezza, aveva le gambe per giocarsi una medaglia, ma una posizione infelice sull’ultima curva e all’imbocco del rettilineo finale le ha impedito di uscire in agilità come avrebbe voluto e potuto. Yusneysi sa bene che, se fosse riuscita a trovare un varco in quel frangente, probabilmente ora sarebbe tornata in Italia con una medaglia al collo. Ma recriminare non serve, perché siamo certi che lei sarà la prima ad aver già voltato pagina, pronta per una nuova straordinaria avventura, quella dei Giochi Olimpici!

Passiamo a chi questo Europeo l’ha vissuto in modo dolce-amaro. Una di loro è sicuramente Giulia Pennella, capace di una gara fenomenale nelle batterie dei 100hs, quando è arrivata ad un centesimo dal suo primato (13”04) con apparente facilità. Giulia era infatti convinta di potersi migliorare in semifinale, dove invece è subentrato qualcosa che non l’ha fatta correre veloce come il giorno precedente. Il tempo di 13”55 non dà assolutamente il senso del suo valore, dimostrato invece ampiamente in batteria.

Anche Dariya Derkach ha vissuto un Europeo particolare. Dariya ultimamente ha fatto un enorme salto di qualità, e lo dimostrano i ripetuti salti intorno ai 14 metri. Dopo aver archiviato la pratica qualificazione, l’obiettivo era quello di disputare una finale da protagonista. E tutto sembrava andare per il meglio quando, al secondo salto, l’abbiamo vista atterrare molto lontano nella sabbia, a metà strada tra i 14 e i 15 metri. Ma quella bandierina rossa ci ha lasciato tutti con un urlo mozzato in gola. Rimanere fuori dalle otto per pochi centimetri, dopo aver fatto un salto del genere, brucia. Ma noi siamo certi che Dariya saprà riprendersi, come ha fatto altre volte in carriera, sapendo che è ancora giovanissima e davanti a sé ha davvero tutte le soddisfazioni che desidera. Non le resta che andarsele a prendere.

Un’altra ragazza che ha vissuto fortemente la delusione in questo Campionato d’Europa è Sonia Malavisi. Per qualificarsi alla finale del salto con l’asta erano sufficienti 4,35 saltati alla prima prova, o comunque 4,45. Misure entrambe alla portata della nostra Sonia. Purtroppo qualcosa di imprevedibile è accaduto, dopo aver superato al primo tentativo sia 4,00 che 4,20. Dei maledetti crampi le hanno impedito di esprimersi regolarmente alla quota di 4,35, e ciò le ha definitivamente compromesso la gara. Tre errori ed Europeo terminato. Ma anche nel caso di Sonia non sarà certamente questa delusione a compromettere il suo futuro, dopo una stagione che l’ha vista fare un notevole salto di qualità. Sonia è giovane, e davanti a sé ha tutto il tempo per far valere le sue doti. Noi di questo ne siamo più che certi.

Anche Julaika Nicoletti non può dirsi soddisfatta di questra trasferta in terra olandese. Dopo i 16,64 lanciati agli Assoluti, Julaika non è riuscita a scagliare il suo peso oltre i 15,81, restando con un po’ di amaro in bocca. La finale era un obiettivo non semplice, ma potenzialmente alla sua portata. Lanciando costantemente sui 17 metri si può dire la propria in ambito europeo, e questo Julaika lo sa. Proprio per questo motivo ora tornerà ad allenarsi più decisa che mai, per prendersi quelle soddisfazioni che merita!

Ad Amsterdam c’era anche Ilenia Draisci, che purtroppo non è stata schierata nella staffetta 4×100, ma ovviamente è stata sempre affianco alle sue compagne, allenandosi con loro e formando quel gruppo di staffettiste, che non è mai formato solo da 4 persone. Il contributo delle “sostitute” è fondamentale, ma siamo certi che Ilenia cercherà di riprendersi il prima possibile un posto da titolare!

Nella settimana degli Europei, sono successe cose interessanti anche nella nostra Italia. Andiamole a raccontare.

Giovedì scorso a Latina si è disputata una bella edizione del meeting “Atletica sotto le stelle”, che ha visto il grandissimo exploit di Elisabetta De Andreis nei 100 metri. Elisabetta ha corso prima la batteria in 11”85, e poi la finale in 11”98. Entrambi i tempi ampiamente più bassi del suo vecchio record. Nei 400 metri buona gara per Chiara Sagnimeni, che ha corso in 57”72. Mentre nel disco Eleonora Cassalini si migliora lanciando a 37,13, e nel martello l’Allieva Michela Teloni avvicina i 40 metri, portandosi a 38,90. Nel salto in lungo miglior salto di stagione per Teresa Di Loreto (Fiamme Azzure) con un ottimo 6,15.

Due giorni dopo il personale nel disco, altro primato per Eleonora Cassalini, che sabato a Roma ha scagliato il peso a 11,60.

Campionati Europei, Amsterdam

http://www.european-athletics.org/competitions/european-athletics-championships/2016/schedules-results/

Atletica sotto le stelle, Latina

http://www.fidal.it/risultati/2016/REG11627/Index.htm

Trofeo Lazio prove multiple Cadetti + gare extra, Roma

http://www.fidal.it/risultati/2016/REG10979/Index.htm

Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL