Dai Campionati Europei Juniores di Rieti è arrivata anche la medaglia per Sonia Malavisi e per noi. La sua gara, quella del salto con l’asta, era la più attesa dell’intera manifestazione organizzata splendidamente, fra l’altro, dalla Federazione, dalla città di Rieti ed in particolare dallo sperimentato binomio Studentesca Cariri-Forestale.
Sonia ha conquistato la medaglia di bronzo saltando 4,20 ed il commento migliore a quanto è successo lo ha fatto lei stessa su Facebook: -“Forse la gara più brutta della mia vita… ma alla fine è arrivata lo stesso la mia prima medaglia internazionale! BRONZO ai CAMPIONATI EUROPEI! Vedendo come è proseguita poi la gara la rabbia rimane tanta… Ma forse la felicità per questa medaglia riuscirà ad avere la meglio!” –Perfetto.
Si era creato infatti un clima di attesa molto forte nei suoi confronti. Sonia aveva stabilito ultimamente tre volte il Primato Italiano portandolo a 4,42, aveva ed ha tuttora la miglior prestazione europea dell’anno ed era ed è in buon stato di forma e di salute. Vi erano però avvisaglie di pericolo che avrebbero dovuto aprirci bene la mente nel fare le valutazioni. Ci riferiamo allo stress fisico e psichico delle esperienze sportive e scolastiche che hanno travolto da giugno in poi la ragazza (Titolo Juniores, Coppa Europa Assoluta, esami di maturità, Record Italiani a ripetizione ed infine Europei Juniores) calandola in un vortice di emozioni e tensioni che a certi livelli generalmente sono spalmati su anni di attività e non sui soli 50 giorni in cui tutto ciò è accaduto! Ricordiamo che Sonia compirà i 19 anni solo fra qualche mese!
Ci riferiamo poi, nello specifico alle difficoltà di affrontare una competizione come gli Europei di Rieti con la convinzione di tutti che l’Italia avrebbe conquistato nell’asta femminile due medaglie su tre visto che in gara c’era anche l’altra grande italiana Roberta Bruni, reatina d’adozione ed atleta sublime (stressata anche lei certamente da pressioni ingiustificate visto i recenti problemi fisici) e dal peso di un’attesa che le volevano ambedue favorite al di fuori di ogni ragionamento, “a prescindere” come diceva il grande Totò. Insomma, un oro ed un argento da portare a casa “facile facile!”. Ebbene, ora sapete tutti come è finita.
In questo scenario è corretto allora, mettere ordine alle cose e dire con chiarezza che Roberta ha fatto l’impossibile per onorare l’impegno e che Sonia –nella sua giornata più difficile in cui quasi mai è riuscita a concentrarsi come avrebbe dovuto- ha avuto la capacità di saltare 4,20 alla terza prova e di portare comunque a casa una medaglia europea di immenso valore (ennesimo capolavoro di Enzo Brichese visto le circostanze). Una medaglia che farà bella figura nel suo palmares e le suggerirà bei ricordi anche quando avrà cessato -fra cent’anni!- di gareggiare.
Detto questo nel nostro Club si rafforza la convinzione di avere talenti di caratura atletica straordinaria e fra queste Sonia è un riferimento assoluto, un punto fermo. Rubando una frase ai tifosi romanisti possiamo affermare, come per tante nostre “stelle del cuore” del passato e del presente, con unanime convinzione che: “Sonia non si discute, si ama!”
Alla prossima. Foto Fidal/Colombo
Rieti-Europei Juniores 2013, risultati
http://la.sportresult.com/ajax/eaa2.asp?module=timetable_date&event_id=10013400000002&lang=en