INTERVISTA A BENEDETTA CECCARELLI: UNA STORIA MOLTO PARTICOLARE
(by E. Palleri)
Care amiche e cari amici, tutti sanno che con la nostra maglia hanno gareggiato in questi quindici anni una grande quantità di atlete di livello internazionale incluso campionesse del mondo quali Annarita Sidoti, Anna Rogowska e Amy Mbacké Thiam, la medaglia olimpica Iryna Lishchynska e tante altre atlete che hanno vinto molto e che hanno contribuito in modo determinante a far uscire dall’anonimato il nostro Club, un esempio per tutte Francesca Dolcini. Qualcuno però, poco tempo fa, interessato al nostro marchio, ci ha fatto una domanda ben precisa :"dovendo indicare chi ha inciso maggiormente sulla vostra storia, sui vostri successi chi mettereste al vertice?". Pochi secondi per riflettere e subito una risposta senza incertezze, priva di dubbi: la numero uno, in assoluto, è certamente Benedetta Ceccarelli (la supercapitana dal carattere d’acciaio) ma accanto a lei vanno collocate Ilenia Draisci (la bambina cresciuta in casa e capitan futuro) e Clarissa Claretti, autentica fuoriclasse dell’atletica "made in Italy" in campo internazionale, una marchigiana doc capace sempre di tener testa al mondo intero quando il gioco si fa duro. E’ nata così l’idea di intervistarle, di farle conoscere meglio al nostro pubblico. Questa settimana presentiamo Benedetta Ceccarelli, la perugina cresciuta nell’Atletica Capanne, da anni arruolata nei Carabinieri e punto fermo della Nazionale Italiana.
Il 23 gennaio prossimo Benedetta compirà trent’anni. Ci immaginiamo però che giorno ancor più importante per lei sarà l’ultimo dell’anno quando con la mamma, la gemella Beatrice, il fratello Riccardo, il moroso Costantino ed il tecnico Pompeo D’Ambrosio brinderà per un 2010 ricco di salute e successi, ben diverso quindi dalle ultime due stagioni segnate costantemente da guai fisici persistenti e dolorosi oltre misura anche per un animo pugnace come il suo. Va subito detto però che Benedetta di cose belle (sportive o non) in questi anni ne ha collezionate tante! Dopo il diploma magistrale si è laureata in Scienze Motorie e dal 2006 indossa la divisa dei Carabinieri. Nella sua disciplina poi, i 400 ostacoli, in un crescendo rossiniano, Benedetta ha infilato una collana lunga dieci anni di record e successi a gogò con una partenza però ben diversa e tutta da raccontare. Si era infatti avvicinata all’Atletica a 12 anni grazie ad una campestre scolastica a cui aderì pur di perdere un giorno di scuola; un classico! Fu notata da un tecnico robusto anzichenò, di notte pasticcere e di giorno Pancho Villa sui campi sportivi. E’ Sauro Mencaroni, un uomo robusto, franco e diretto nel parlare, un Serse Cosmi al quadrato, per darvi un’idea fisica della persona. In verità a quella campestre Benedetta arrivò terza e Sauro cercò di contattare la seconda classificata ma qualcuno (un angioletto?) gli dette l’indirizzo sbagliato. Fu così che Sauro, che da un anno, va detto, non è più il suo tecnico, chiamò Benedetta la incontrò e accortosi di aver sbagliato persona, cacciata una mezza imprecazione, non si perse d’animo e bofonchiò una espressione rimasta storica: "vabbè, pazienza, male che vada sarà una atleta in più al campo!" Grande Sauro!
E’ in questo modo che l’Atletica Italiana ha reclutato una delle sue espressioni più valide e noi, a seguire, la nostra capitana. Nel proseguo, con le musiche della Mourissette, di Elisa e dei Negramaro una giovane talentuosa ostacolista cresceva: 60"68 da Allieva, 58"62 da Junior (argento agli Europei di Riga nel 1999), 56"80 da Promessa e 54"79 di PB da Senior, vale a dire Primato Italiano con un tempo di valore mondiale. Nel frattempo la perugina di Capanne trovava il tempo per arricchire il suo Palmarès con 11 Titoli Italiani Individuali (sei consecutivi dal 2004) e 3 nelle staffette, un’infinità di presenze nelle varie nazionali, l’Oro ai Giochi del Mediterraneo e l’argento alle Universiadi nel 2005, e, ancora più importante, presenze ad Olimpiadi (Atene), Mondiali (Helsinki) ed Europei (Monaco e Goteborg): scusate se è poco! Benedetta Ceccarelli ha cominciato a gareggiare con noi nel 2000 ed assieme a Clarissa Claretti sono le uniche due atlete nella storia dell’Atletica Italiana, ad aver vinto otto Scudetti, per di più consecutivi. E’ diventata capitana giovanissima sostituendo l’infortunata Francesca Dolcini in Coppa Campioni a Valencia nel 2003 e da allora non si è più fermata gareggiando nei Societari sempre con risultati eccelsi, anche quando era in condizioni fisiche proibitive (come nel 2008) e trascinando la squadra da vera leader di uno spogliatoio (leggasi: riunioni tecniche pre-gara) rimasto mitico nel nostro ambiente.
(Domanda ) Allora Benedetta, cominciamo a parlare della salute visto che di guai, negli ultimi 24 mesi ne hai passati parecchi. Da fine settembre sembri esser tornata te stessa. Tutto OK ora?
si, ora è tutto OK! Ho da poco ricominciato la preparazione con la determinazione di sempre e con la speranza che quest’anno i tendini reggano! Anzi, voglio correggermi: con la certezza diamine!
(D) Il tuo Tecnico ora è Pompeo D’Ambrosio, persona preparata ed affabile. Per noi innamorati persi di Sauro Mencaroni all’inizio è stato un "trauma affettivo". Una scelta coraggiosa la tua, sicuramente razionale e che ti ha dato ragione. Come sono ora i rapporti con Sauro e la stessa Federazione?
Purtroppo il cambiamento e’ stato necessario per me: avevo perso voglia e stimoli e dovevo dare una svolta sostanziale alla mia vita sportiva. Sauro non c’entra nulla, anzi! E’ un grande trascinatore ed a lui devo tutto, ma proprio tutto. Pero’ certe scelte vanno fatte sopratutto quando sai di poter fare ancora qualcosa di buono rinnovandoti, iniziando un percorso nuovo. Per me è stato così. Con la Federazione sinceramente di rapporti, negli ultimi tempi, ne ho avuti ben pochi e forse è meglio così!
(D) Hai comprato casa ma poi hai aspettato un’eternità per arredarla. Ora finalmente ci vivi. E’ stato un passaggio importante per la tua vita….
Pensavo ma mica tanto! Detto sinceramente tra noi mi appoggio ancora molto spesso da mamma. Comunque mi ha segnato perché ho dovuto imparare a fare la lavatrice (!), a pulir casa e mi permette di coltivare il mio secondo hobby: cucinare! Il primo? Lo sai, è la lettura! Ma tu hai capito il senso ironico? Se vuoi te lo spiego.
(D) Lascia stare figlia ingrata! passiamo ad altro. Sei arruolata da anni nei Carabinieri, il corpo militare, nessuno si offenda, che emoziona di più chi scrive come tanti altri milioni di italiani. Che grado ricopri? Pensi ad un futuro nei Carabinieri, nell’Atletica o in cos’altro ?
Sono carabiniere semplice ed esserlo è un vanto per me e la mia famiglia; un onore a prescindere dall’Atletica. Per il momento penso poco al domani. Sinceramente è un pensiero lontano che solo a volte mi sfiora. Oggi sono concentrata sul mio "mestiere" di atleta che desidero fare ai massimi livelli possibili. Dovendo risponderti ti dico che non mi dispiacerebbe un domani avere un futuro da tecnico nel G.S.Carabinieri! Sono laureata in Scienze motorie ed ho l’attestato di allenatrice militare. Chissà, magari potrei essere la prima Coach donna dell’arma….
(D) Torniamo a parlare del tuo lavoro. Che obiettivi hai per il 2010? Riuscirai a tornare sotto i 55" nei 400h ed a migliorare il tuo Record Italiano?
E’ importante porsi degli obiettivi, ma dopo le ultime stagioni tormentate dai troppi guai fisici la mia filosofia e’ il "day by day", aggiungere cioè un mattoncino alla volta tutti i giorni al campo per costruire qualcosa di grande. E questo "qualcosa" per il momento sono gli Europei di Barcellona! Ci voglio e ci devo essere!
(D) Cambiamo di nuovo argomento. E’ venuto il momento di farmi commuovere. Parlaci da "Capitana" e della tua storia d’amore con noi….
Tu scherzi, ma è stato amore a prima vista sul serio! Ho addirittura cercato io di contattarvi per farmi prendere talmente era la voglia di gareggiare per una squadra così forte. Una vostra atleta, mia amica, mi aveva parlato così bene di voi che volevo venire a tutti i costi. Costrinsi Laura (ndr: Bertuletti) a venire a Capanne a parlare con me e Sauro. Sono dieci anni che siamo insieme, diversi dei quali vissuti da capitana! Quante lotte e quante emozioni! Sono fiera, e chi mi conosce bene lo sa, di indossare una maglia così importante, gestita in modo così spartano ma sereno e, diciamolo!, con lo scudetto ben cucito sul petto da ben otto anni. Da delirio!
(D) Descrivi i tuoi ricordi sportivi più belli a livello individuale, in Nazionale e con il nostro Club.
Ce ne sono talmente tanti che non saprei scegliere! Forse quello più bello non e’ stato il record italiano come in molti potrebbero pensare, ma il minimo per le Olimpiadi di Atene fatto in quel meeting che da piccola andavo a vedere: il Golden Gala! Con il nostro Club indubbiamente tutti gli scudetti vinti al cardiopalma, perché vi assicuro che ogni volta e’ stata lotta vera. Forse Palermo 2007, con quel pubblico speciale ed il sovvertimento di ogni pronostico la domenica dopo un sabato infernale. I miei Titoli Individuali sono quasi tutti in veste di carabiniere, il minimo per la mia arma, per la mia maglia di tutti i giorni. Anche e sopratutto per loro devo fare molto di più!
(D) Nel mondo dell’Atletica hai una amica del cuore? Ed un amico?
La mia migliore amica e’ Elisa Cusma Piccione. Abbiamo un rapporto di amicizia talmente forte che ci chiamano Cip & Ciop (io sono Ciop!). Lei e’ una grande. Punto! E non parlo del valore atletico, quello e’ evidente a tutti! E’ una persona straordinaria che nonostante tutte le difficoltà che le ha presentato la vita ha sempre saputo reagire a testa alta! Per quanto riguarda i ragazzi indubbiamente quelli del mio gruppo di allenamento: Andrea ed il Cigno: due grandi!
(D) Su alcuni siti o peggio ancora durante delle gare (CDS) abbiamo letto o sentito qualche cattiveria di troppo e di poco gusto su di noi ed i nostri successi. Io sarei per il perdono ….
Mi verrebbe da dire come direbbe Mauro Berardi: "la guerra e’ guerra", ma io ho un animo buono e perdono tutti! Quando sei forte e vincente e’ anche normale non piacere a tutti ma del resto non e’ l’invidia la maggior forma di ammirazione?!
(D) Ora qualche domanda a raffica. Da uno a dieci:
o Quanto sei innamorata? Undici!
o Quanto sei convinta di arrivare a Londra 2012? Undici!
o Quanto sei fiduciosa che l’Italia dell’Atletica sia già in recupero? Due forse tre
o Quanto sei contenta ora del tuo rapporto tecnico/economico con la Federazione? Non rispondo; sono una persona seria e coscienziosa. Nutro speranza….
(D) Ed infine giochiamo nella speranza che nessuno si offenda! Chi butti giù dalla torre (e spiega il perché) fra Italgest e Cariri? Entrambe perché sono quelle che ci hanno dato noia negli ultimi due anni per vincere lo Scudetto; troppa fatica! Scherzi a parte, due Club strepitosi!
(D) Tra Esercito, Fiamme Azzurre e Forestale? L’Esercito ma solo per fare un dispetto alla mia migliore amica, l’Elisa nazionale! Tanto lei e’ un piccione… sa volare! Comunque butto giù anche te, non si fanno queste domande…
(D) Tra Berlusconi e Bersani? Ma sei pazzo? Io sono un militare e devo rispetto alle istituzioni. Certo, se non fossi militare….Smettila con queste domande!
(D) tra Obama e la Merkel? La Merkel anche se mi piace molto, ma Obama è il top, ha riscritto la storia dell’America e non solo. Io però il Nobel non glielo avrei dato: troppa fretta!
(D) tra cinema e teatro? Il teatro perché io sono più …da cinema!
(D) tra Grande Fratello e L’Isola dei Famosi? Entrambi! Odio i reality.
(D) Ora stai attenta a non sbagliare: tra me e Laura Bertuletti? Tra te e Laura? Cavolo, questa e’ dura! Facciamo una cosa, mi butto giù io e non se ne parla più! Sono la capitana, dovrò pur dimostrare con i fatti l’attaccamento alla maglia!!!!!
(D) Se tentassimo di vincere per almeno altri 4/5 anni lo Scudetto, potremmo contare su di te? Per i prossimi 5 anni? Ah, io credevo almeno 10! Sei troppo pauroso! Vorrà dire che dopo questi 5 anni, essendo già militare, andrò all’Italgest o alla Cariri: Tie’ !
Basta Benedetta, possibile che devi bastonare pure me?