Sono cominciati sotto buoni auspici i Campionati ad Ancona. Buoni auspici per latmosfera generale positiva che si respirava, per la qualità dei risultati le belle gare che si sono disputate e, per quanto ci riguarda, per le buonissime, in alcuni casi imprevedibili, performances di nostre atlete.
Ha cominciato Tiziana Grasso in mattinata. Aveva un dentino da togliersi ed ha pensato bene di fare un 400m di qualificazione alla muoiasansonecontuttiifilistei! Il risultato? Si è qualificata per la finale mettendo fuori dalla stessa due colleghe convocate pochi giorni prima in Nazionale a Tampere e lei… a Catania! Mitica Tiziana. In finale poi altra musica, fa una gara di nuovo troppo generosa in partenza e paga forse lo sforzo della mattina e chiude in 6° posizione (5576 in batteria e 5591 in finale). Nella stessa gara la nostra grande capitana Benedetta Ceccarelli (Carabinieri) scrive lennesimo capitolo del manuale La testa può dove ... La sintesi è sempre la stessa, quella di una scuola di pensiero che nel nostro Club ha tanti adepti. Il capitolo è quello Determinazione & Motivazione dove si evince che questi elementi sono lessenza di un gesto atletico, condizione necessaria per far bene anche se non sufficiente (ci vogliono ovviamente qualità e salute). In una finale di buonissima qualità che la regina della specialità Daniela Reina ha interpretato con grande equilibrio, Benedetta ha di nuova fatto quello che tutti ci aspettavano facesse; ha controllano la gara ed ingaggiato sul finale lennesimo duello vincente corpo a corpo con la Spacca. Il risultato è stato il nuovo personale Indoor per la nostra capitana (5401). Non lo facciamo mai ma due parole su Maria Enrica Spacca, atleta laziale che seguiamo da anni in forza alla Forestale, oggi le vogliamo scrivere: è un grandissimo talento che ha nel suo DNA i cromosomi della determinazione & motivazione, una atleta destinata a fare benissimo.
Nei 60H solo buone notizie. Una Giulia Pennella impaurita si domandava infatti, prima della gara, cosa ci facesse, lei junior 1° anno, in mezzo a cotanta gente. La stessa Giulia la risposta se la è data da sola un paio dore dopo quando in batteria, ha fatto il personale (861) mancando per un misero centesimo lingresso in finale! Bravissima Giulia, bella esperienza per te in attesa di Genova la prossima settimana. Altra gran bella notizia i progressi continui di Veronica Borsi (FFGG). Migliora il suo personale stagionale già in batteria (861) malgrado sia partita dopo i fuochi, in finale, con i motori ancora in rodaggio ed in fase di recupero, malgrado unaltra partenza infelice ha fatto vedere che anche lei è iscritta al Club D&M. Per lei altro miglioramento (857) e si porta a casa un incoraggiante quinto posto.
La determinazione non manca neanche a Sibilla Di Vincenzo, ma oltre che nellAtletica lei la applica nello studio ed il risultato in questo campionato non la gratifica; chiude la gara in 6a posizione con un modesto 14.12.80 lontanissimo dal suo personale, allaperto sarà unaltra storia.
Abbiamo lasciato per ultimo il racconto di una favola, quello che ha per protagonista assoluta della giornata (per noi, sintende) Stefania Cadamuro. Ragazza particolare Stefy, un fisico super da vera saltatrice, una situazione logistica non facile per quanto riguarda la possibilità di essere seguita in allenamento, una sequenza di infortuni che lavevano molto scoraggiata e portato lei, vero grande talento, molto vicino a lasciar perdere latletica. Noi labbiamo incoraggiata sempre, spronata a continuare ma tutto questo, per quanto fosse quello che potevamo fare, era poca cosa.. Stefania se ne è fatta una ragione, ha portato avanti una sua teoria quella di vivere latletica alla giornata basandosi sulle sue sensazioni del momento. Stefania è diventata così lallenatrice di se stessa ma ancor più la personal trainer di… Stefania Cadamuro, che se sbaglierà sarà colpa sua ma se va bene il merito è tutto. In pedana poi è accaduto limprevedibile per noi ma, pensandoci bene, il prevedibile per chi più di chi scrive ne capisce di sport. Parte tranquilla su quote basse per salire quindi a un metro e 78, poi 81 ed infine 1,84! Ma come ha fatto Stefy? Senza preparazione specifiche, senza raduni in Africa od in America, senza tecnico, senza gareggiare prima? Ma come hai fatto? Qualcuno seduto in tribuna vicino mi dà del pirla Svegliati mi dice quella è Stefania Cadamuro, una che se… E vero, il mio amico ha ragione. Meglio tenersi dentro le cose. Brava Stefy, grande Stefy.