CARO MARCO, TI SCRIVO…..dedicata a Marco De Luca ed alla Marcia italiana

delucaCaro Marco,

stamane l’Italia che segue le Olimpiadi ti ha visto in gara nella 50 km di Marcia, la tua gara da sempre ma che la gente ricorda soprattutto per essere stata  quella dell’oro di Pechino di Alex Schwazer e della vergogna nazional-popolare di oggi. Puoi star certo, caro Marco, che in tanti per un fatto istintuale, non avranno di certo pensato un gran bene di chi partecipava alla gara, magari anche di te. Il perché? Semplice: colpevole uno, colpevoli tutti! Fattene una ragione anche se è la più grande fesseria del secolo!

Tu con noi sei cresciuto, sei figlio del nostro vivaio e con te abbiamo poi gioito, tanti anni fa, per il tuo passaggio alle Fiamme Gialle che voleva dire coronare un sogno di sport e di scelta di vita. Da tanto tempo ti alleni poi con Patrizio Percesepe, un tecnico unico, uomo straordinario per  umanità, etica sportiva e moralità. Un sodalizio di grande valenza tecnica e non solo. Tu, per gli italiani che seguono la marcia sei stato per anni figlio di un Dio minore,  perché Alex era Alex e con la sua forza, la sua strapotenza, il suo carisma olimpico assorbiva tutte le attenzioni, dava grande visibilità alla specialità e nel contempo ti metteva al riparo, va detto, da troppe pressioni.

Oggi però è toccato a te.  A Londra, per la prima volta gli italiani davanti alla TV, abituati a tener d’occhio solo chi poteva andare a medaglia, hanno cercato di capire chi eri e quale poteva essere la tua gara. Ebbene è stata la stessa di sempre quella di una partenza non scellerata e di una continua rimonta con sudore e fatica per finire poi 17° con il tuo Season Best, terzo tempo in carriera di sempre ben sette minuti più veloce che a Pechino 2008. La tua quindi è stata ancora una volta “una vita da mediano” alla Ligabue, un inno alla tua  disciplina dopo una vita dedicata allo sport ed allietata da una splendida famiglia.

 

Caro Marco, probabilmente sarà difficile per te vincere in futuro una medaglia Olimpica, ma oggi sei stato per noi italiani appassionati di Atletica un valore a cui aggrapparci, la dimostrazione che l’amore per il proprio sport è la molla di tutto, lo spartiacque che consente di allenarsi, faticare alla follia, partecipare e magari, avendo dato tutto, essere contento anche se non si prende una medaglia. Poi ci ha pensato la RAI a farti tornare mediano. Senza Alex e senza possibilità di medaglia spazio anche a bici e piscina. Giusto così. Queste le tue dichiarazioni dopo la gara” “Il livello -hai dichiarato – è stato stratosferico! Davvero non me li aspettavo certi tempi. Il piazzamento non mi soddisfa, anche se non avrei mai detto di poter finire diciassettesimo con 3h47. Non penso di potermi rimproverare niente. Ho fatto il mio, sono arrivato a poco più di 40 secondi dal personale, alzo le mani. Le tre medaglie più belle ce l’ho già e sono mia moglie e le mie due bambine Sofia e Noemi”. (da Fidal.IT).. Cos’altro dire se non che, per una combinazione astrale molto gradita, in gara avevi un pettorale che ci è tanto piaciuto?

Con affetto, la tua famiglia sportiva da sempre.

Marco De Luca story

http://www.fidal.it/atleta/Marco-De-Luca/f6iRkpWgaGs%3D

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