Ieri eravamo in tanti per darti l’ultimo saluto, e molti altri sono stati certamente lì con la mente e con il cuore anche se non potevano essere presenti. Questo significa che la tua vita ha lasciato il segno nelle persone che ti hanno conosciuto, e la tua presenza rimarrà sempre forte e viva in ciascuno di noi.
Chi sta scrivendo avrebbe molto da dire su di te Enrico, tantissimi bei ricordi legati a questi anni vissuti insieme per il bene della grande società che tu hai fondato, una squadra che ti ha regalato gioie immense, che ti ha visto piangere di gioia. Questa volta però siamo stati noi a piangere per te, e non di gioia purtroppo. Ci hai fatto questa brutta sorpresa, alla quale faremo davvero fatica ad abituarci.
Personalmente, ciò che mi hai lasciato in eredità è la “penna” di questo sito. E ricordo benissimo la prima volta che me lo chiedesti. Era una domenica di ottobre del 2011, di ritorno da Modena, dopo un bellissimo successo nel CdS Under 23. La sera precedente eravamo stati insieme fino a tarda ora, nella hall dell’albergo, a scrivere il resoconto di quella prima giornata che già ci vedeva al comando con largo distacco. Ma io allora avevo solo 19 anni, e il pensiero di sostituire te mi sembrava assurdo. Ti ringraziai e rifiutai la proposta.
Passarono più di tre anni. Erano i primi di gennaio del 2015, e me lo chiedesti nuovamente. Quella volta accettai, perfettamente cosciente della responsabilità di raccontare le vicende di una squadra che ha fatto la storia dello sport italiano. Ma soprattutto, profondamente onorato da ciò.
Così qualche giorno dopo mi invitasti a casa tua, per spiegarmi tutto quello che c’era da sapere sul sito, e passammo una bellissima mattinata parlando della nostra amata atletica. Ieri, per raggiungere il luogo dove ti abbiamo salutato per l’ultima volta, ho riconosciuto la strada che portava alla tua casa, mi sono girato, e i ricordi di quella giornata sono tornati perfettamente alla mente.
Da quel momento, ogni settimana ho raccontato le gesta delle nostre ragazze, cercando di farlo con grande passione, proprio come facevi tu. Sicuramente pareggiarti era impossibile, ma i tuoi ripetuti complimenti mi facevano capire che eri felice della scelta che avevi fatto.
Io continuerò a portare avanti il tuo lavoro, e lo farò sapendo che avrò sempre un lettore speciale.
Ciao Enrico, ti voglio bene.
Fabio