DANIELE, PERDONACI!!

molmentiL’Italia sportiva ti sorprende sempre. A Londra la nostra gioventù lo dimostra giorno dopo giorno, gara dopo gara e noi seduti in poltrona, ci esaltiamo, critichiamo, ci aspettiamo medaglie che non arrivano facendone un ridicolo dramma nazional-popolare e poi….

Poi succede che qualcuno accende alle 16,40 di oggi, più o meno casualmente, la TV (come ha fatto il sottoscritto), clicca su RAI2 e vede che in canoa, lungo un fiume (che poi, se fosse veramente un fiume non l’ho ancora capito!), un ragazzone di 28 anni,  tale Daniele Molmenti, scende a palla giù in mezzo ad una bufera d’acqua e non so quante porte trabocchetto tipo “slalom speciale” e fa uno strike da urlo: medaglia d’oro! Avete capito bene oro, il terzo per i nostri colori alle Olimpiadi non ai giochi parrocchiali sotto casa!

Ne voglio parlare perché questi 90 secondi circa di gara mi hanno fatto venire in mente –udite, udite- le Prove Multiple per tre fatti straordinari.

Il primo è l’impegno totale che richiede questo sport, faticoso ma di scelta, di piacere intenso che i pochi concorrenti che ho visto scendere lungo il fiume mostravano in modo inconfutabile; comunque andasse erano felici, felici, felici!

Il secondo è che in fondo al fiume (si fa per dire), all’arrivo, tutti i concorrenti, terminata la gara, aspettano in canoa chi scende, tutti si abbracciano, si complimentano, si danno grandi pacche sulle spalle, sorridono! Cose che in Atletica si vedono solo (o quasi)  nelle Prove Multiple, la disciplina del nostro sport del vero rigore, del vero Atleta a tutto tondo. Almeno io la penso così.

Il terzo è che nei fatti pochissimi atleti/e praticano le Prove Multiple perché li bisogna sudare sangue; mi viene da pensare che sono pochi anche quelli che scendono i fiumi in canoa.

Poi scopro che questo ragazzo sorridente, emozionato e per me stra-sconosciuto finora, in carriera ne ha vinte di cose (!) ed un attimo dopo lo vedo in TV indicare con la bandiera il cuore come a dire “italiani, occhio, non mi conoscete ma io sono  uno dei vostri!”

Caro Daniele hai proprio ragione! I giornali oggi hanno parlato solo del “dramma” pellegriniano in piscina, di rimpianti, di preparazioni sbagliate, di accuse a Tecnici ed Atleti/e etc etc ed al contempo anche i Siti e fb si sono riempiti di commenti inutili, scontati, tipico di scaldapopoli del sottoscala.

Siamo ignoranti caro Daniele, scusaci ma siamo profondamente ignoranti! Mi dispiace che molti italiani non abbiano potuto vivere l’emozione dell’attesa con te ma nessuno Media (cartaceo od online) aveva messo in evidenza il tuo sport la tua storia, che avevamo quindi questa chance da cogliere con te. Perdonaci Daniele. Ci consola sapere comunque  che anche qualche grosso papavero presenzialista (che in TV a Londra si vede ogni dove) oggi non era ad ammirarti. dove stavi te, caro Daniele, lui non c’era. Evidentemente non lo avevano avvisato e si è perso così il tuo oro e l’abbraccio con i tuoi compagni di sport. Io no, Caro il mio mitico Daniele, io sono stato fortunato, ti ho visto ed ho gioito con te!

Federcanoa,it

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