Ieri abbiamo vinto di nuovo ed ora anche lo Scudetto su Pista Under 23 è in bacheca. Sempre Ieri Modena ci ha regalato una dei più significativi successi della nostra storia e vi spieghiamo in sintesi il perché.
-Anche se è probabile che i regolamenti cambino, in questi anni lo Scudetto Under 23 è sempre stato importante, un vero barometro per comprendere il potenziale tecnico ed agonistico di un Club. Capirete allora che quando per 12 anni si resta al vertici Assoluto e, dal 2008 in poi, cinque volte su sei si conquista anche questo Titolo (ultimi 3 consecutivi), è lecito sperare di poter godere per anni di buona “salute tecnica”
-A Modena, una straripante Derkach dall’immenso cuore “neroarancione” ha dettato i ritmi della competizione in entrambe le giornate di gara. Un fatto decisivo che ha marchiato a fuoco l’esito della competizione. Con lei un manipolo ristretto di “Promesse” anch’esse dal gran cuore a macinare punti in gare delicate, in alcuni casi strategiche. Poi però è stata un’infinità di Juniores che ha completato l’opera: da quelle già affermate anche in campo europeo come Malavisi e Nasella a tutte le altre più o meno conosciute. Molte di costoro sono nate addirittura nel ’95 e diverse, siamo facili profeti, vestiranno l’azzurro in carriera, forse già dal 2014. Insomma vittoria della gioventù allo stato puro.
-I Club soffrono queste date, ottobre è periodo complicato per assemblare una squadra; non è facile per nessuno mettere in campo la migliore. Noi come gli altri. Così capita che qualche volta è la fortuna che decide (seppur parzialmente) la classifica ma… la fortuna la si può aiutare ed allora sono la “genialità”, la cura maniacale dei dettagli tattici e strategici a fare la differenza.
Il D.T. Mauro Berardi, i suoi collaboratori diretti e tutti i Tecnici questo “credo” lo hanno nel DNA. Hanno rivoluzionato la squadra all’ultimo minuto ed hanno avuto ragione. Credeteci, à successo proprio così.
-Ogni atleta deve poter coltivare un sogno sportivo ed a noi capita si saperlo cogliere quel pensiero, quel momento. Ieri abbiamo fatto un esempio relativo ad una coppia di genitori, oggi vi virgolettiamo il post di una atleta sul nostro Gruppo chiuso di FB: “Adesso, a mente fresca, vorrei scrivere due parole su questi tre giorni. Mi sono divertita quando c’era da divertirsi, ho tifato le mie compagne e amiche di squadra “sudando” quasi con loro e infine ho dato il massimo per me e per loro quando è toccato a me…perciò non mi resta che ringraziarvi tutte dalla prima all’ultima e ringraziare chi mi ha permesso di essere a Modena a vivere queste indescrivibili emozioni. Grazie di cuore e avanti così!” Un nostro commento? Da impazzire…
Ed allora, chiarito il perché Modena è stata davvero speciale passiamo all’analisi delle gare della 2^ giornata
Si parte con i 400h della capitana Priscilla Carlini. Il suo coach, Michele Sicolo è certo che farà una grande gara. Le cose infatti, malgrado Priscilla sia correttamente inserita nella serie delle più deboli vanno proprio così. La vince correndo in solitaria in 1’04” 47, nuovo PB: da urlo. Termina al 5° posto complessivo con davanti la 4^ della serie delle forti per un solo centesimo. Che iella ragazzi!
Nel disco Debora Da Prato è eroica. Non è il periodo più felice della sua vita ma l’allieva di Claudia Coslovich ha voluto esserci lo stesso. Lancia a 36,21 misura modesta per lei ma da medaglia d’oro ed encomio solenne per come l’ha ottenuta e voluta. Ragazza dolcissima, un cuore grande così.
La gara degli 800m è quella di Fabiana Panei (J). Ha un piccolo problema ad un piede ma non è il momento di farci caso. Gara velocissima in partenza ed all’arrivo. Lei cerca di star dietro ad un ritmo che non è il suo. Fa tutto quello che può fare e chiude in 2’15”67. Il suo tecnico Alighieri Tarquini è cosciente che la ragazza ha dato anche il fritto.
E’ la volta dei 200m. Questa volta Flavia Nasella un buon accredito lo ha ed in gara si capisce il perché. Il suo Tecnico Vincenzo De Luca l’ha preparata perfettamente e si vede! la ragazza è per carattere una delle anime della squadra. Una guerriera. Non può battere ovviamente la Amidei (Nazionale anche lei ma proprio della velocità) ma batte tutte le altre, scende sotto i 25” e porta a casa 11 punti che sommati ai 9 del giorno prima ed alla staffetta del miglio (di cui parleremo dopo) fanno di Flavia un’altra protagonista assoluta dell’evento.
Partono i 3000m. Una gara ad alto tasso tecnico che, per tanti motivi (che è inutile ora spiegare, ma fidatevi) si sapeva sarebbe stata decisiva prima ancora che cominciassero questi Campionati; in effetti così è stato sia per le scelte fatte dagli altri Club che hanno giocato i jolly sia per quella che abbiamo dovuto prendere noi: far correre di nuovo Sara Carnicelli. Una settimana di salute non eccelsa e la fatica della gara dei 3000s di dodici ore prima si sarebbero fatte sentite ma quello era il momento di non pensare ma tener botta alla concorrenza nella gara forse più qualificata dell’intera manifestazione. Avuto l’OK da Loredana Ricci, la sua coach, Sara va in gara, parte con le prime poi resiste e resiste poi perde posizioni ma non molla! Chiude come può e tanto per cambiare porta a casa i punti che servivano. Da lacrime.
Poco prima di mezzogiorno è stato il momento topico: due gare “nostre” per 24 punti da conquistare e per tener botta! Li devono portare il lungo ed salto con l’asta.
Dariya Derkach è letteralmente sfinita. Lo era già da settimane ma il giorno prima (vedere una news precedente) aveva tenuto a galla la baracca. E’ qui per amor nostro e della squadra. Vuole vincere anche il salto in lungo perché serve a noi e perché lei deve sempre farlo, è una numero uno dell’Atletica! “Enrico, fate casino, datemi voi quella forza che non ho più!”. Accontentata lei, la figlia del grande Serhiy mette tutte in fila e dopo una stagione intensa come la sua riesce ancora ad atterrare sopra i 6 metri. Credeteci se vi diciamo che gli occhi erano velati dalle lacrime. Stanca, infinitamente stanca, felice come poche volte in tanti anni l’abbiamo vista. Dariya ci ha regalato 24 punti individuali e lo strepitoso finale di staffetta del giorno prima. Un mito. Più tardi quando le facciamo i complimenti dirà: “Questa è casa mia” e su FB in serata posta così: “È finito l’anno più ricco di sorprese, fino ad ora e l’unica cosa che ho da dire è: GRAZIE GRAZIE GRAZIE! In pulman infine, al rientro a Roma, il Club nella persona del Presidente De Benedittis, le dona il Trofeo vinto a Modena. Applausi ed ancora applausi. Questa volta il Trofeo è di certo in buone mani!
In contemporanea, nel salto con l’asta si consumavano tutte le emozioni possibili per noi e, possiamo immaginare, per le milanesi della Bracco. Sonia Malavisi medaglia di bronzo agli Europei Juniores e miglior prestazione europea dell’anno, non fa prigionieri. Avversarie bravissime non la mettono in crisi malgrado l’impegno. Lei sa che deve vincere e lo fa. Anche lei, come Dariya ha vissuto una stagione mozzafiato ma salta bene 4,10 (siamo ad ottobre, cari signori!) e sbaglia in solitaria i 4,25. Andiamo dopo la gara a parlare con il suo coach, Enzo Brichese. Tranquillo, rilassato e sorridente come sempre. Di lui, in un post di stamane, Sonia scrive:”….Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito a tutto questo e un grazie speciale a Enzo Brichese, senza il quale tutto questo non sarebbe mai accaduto”
Quando probabilmente, proprio per gli accadimenti dell’asta, il destino di questi campionati si compie (anche se a nessuno e dato da sapere al momento!) Giada D’Alessandro scende in gara nel giavellotto. Bisogna prendere tanti punti e lei ci prova. Lancia a 41,68 e poi tenta come una forsennata di scalare ancora posizioni. Non ci riesce fino in fondo ma la ragazza allenata da Claudia Coslovich mostra gran carattere e malgrado una giornata non straordinaria arriva terza e mette in cascina la bellezza di 10 punti. Che grinta!
Infine la staffetta del miglio. Si corre quando ancora i Giudici stanno per decidere su vari ricorsi ed il risultato è ufficialmente ancora in bilico.
Si parte. La Bracco Milano è costretta a schierare una staffetta juniores avendo esaurito il bonus con le “Promesse”, noi forti di punteggi Junior a gogò possiamo mettere in campo una “mista” che può fare certamente meglio e così vanno le cose. Sabrina Gnisci ( all. Giovanni Lo Giudice), Fabiana Panei, Elisabetta Sisti (all. Alighieri Tarquini) e Flavia Nasella corrono bene, concentrate e chiudono la gara in 3’55”69 al quarto posto. Ora tutto è compiuto. Siamo sopra di 3 punti. E’ andata!
Il seguito è cronaca. Noi vinciamo ma davanti a Brescia e Pisa. La Bracco Milano, seppur seconda nel punteggio, per un fatto di gare coperte precipita inevitabilmente al 12° posto e perde l’argento. E’ andata così. Alla prossima.
Risultati Cds Under 23
http://www.fidal.it/risultati/2013/COD4225/Index.htm