ED ECCO A VOI… MAIA E LUCIA!

Ed ecco l’annunciata doppia intervista! Oggi conosceremo meglio due ragazze che indosseranno la nostra maglia a partire da questa stagione. Si chiamano Maia Macias e Lucia Pasquale, le abbiamo presentate brevemente nell’articolo di due giorni fa e in questa breve intervista parleranno un po’ di loro. Ricordiamo che Lucia è una quattrocentista e Maia una saltatrice in alto, ed entrambe sono ottimi prospetti dell’atletica azzurra!

 

Ciao ragazze!

Prima di tutto, benvenute! Da quest’anno farete parte della nostra grande “famiglia”, e la prima cosa da fare è presentarvi. Parlate brevemente di voi, dei vostri studi, di come avete cominciato a fare atletica e dei vostri allenatori.

 

Maia MaciasMaia: Ciao, io sono Maia ho 19 anni e vivo ad Ancona. Sono nata in Italia ma quando avevo 8 anni mi sono trasferita in Argentina con la mia famiglia dove ho vissuto per 10 anni. L’Italia mi è sempre rimasta nel cuore e ho sempre sognato di tornarci. Appena ho finito la scuola infatti mi sono trasferita definitivamente e dallo scorso febbraio vivo ad Ancona dove studio all’università scienze e tecnologie alimentari e mi alleno con Marco Tamberi. Ho iniziato a fare atletica nel 2014 dopo 12 anni di ginnastica artistica e grazie a una serie di coincidenze, che mi hanno portato a conoscere Marco, ho iniziato a saltare. Marco per me è un punto di riferimento enorme sia nell’atletica che nella vita visto che essendomi trasferita in Italia da sola mi fa anche tanto da papà.

 

Lucia: Il destino ha voluto che iniziassi a fare atletica il 4 Aprile del 2008. Mio padre ha lavorato per un breve periodo come guardiano notturno (metronotte) all’ospedale di Trani. Il caso volle che proprio quella sera (la prima in cui mio padre era di guardia all’ospedale il 3 aprile) la figlia del mio allenatore ebbe un calo di pressione e finì in ospedale. Mio padre conosceva già Tonino e lo riconobbe subito, in quel momento ne approfittò per attaccare bottone e parlando del più e del meno gli disse che sua figlia era “portata per correre”, Tonino un po’ scettico gli rispose di portarla al campo per farle fare qualche test, a Bisceglie dove io abito! Il giorno dopo mi sono recata al campo e Tonino mi ha proposto di correre un 60m, mi accompagnò a quella strana linea bianca e mi disse di correre “nella corsia” e “fino ai numeri” più forte che potevo. Ero ragazza primo anno e il mio primo tempo fu “8.9”.

In quel momento non capii cosa davvero significasse quel tempo ma, dopo qualche mese in cui mi ero recata al campo un paio di giorni alla settimana e dopo aver toppato la mia prima gara con ben 3 false partenze, riuscii, partendo dopo le altre così da non rischiare di essere buttata fuori, a finire la gara con il tempo di 8.50. Avevo vinto la mia prima gara e la gioia che si prova in quel momento è talmente forte che non la capisci davvero. Questa è la storia dell’inizio della storia! Quello che è successo nei successivi dieci anni non voglio annoiarvi a scriverlo qui, al massimo trovate un resoconto su wikipedia!Lucia Pasquale

Il mio allenatore è un mito! Si chiama Antonio Ferro ma tutti lo chiamiamo Tonino Iron. Allena da tantissimo tempo e prima ancora correva anche lui i 400m e gli 800m, lo trovate sul campo tutti i giorni! Per me è sempre stato come un padre ed è sicuramente il migliore amico che ho, se ho bisogno di lui posso sempre contare sul suo aiuto.

Se vogliamo parlare di me possiamo sicuramente dire che l’atletica ha occupato gran parte della mia vita principalmente come atleta ma spero in futuro di continuare magari affiancando Tonino come allenatrice. Ho studiato al liceo scientifico e ho iniziato scienze motorie, ma dopo il primo anno ho dovuto lasciare per vari problemi famigliari, spero di riprendere a studiare prima o poi e perché no, prendere anche il patentino di allenatore. Sono una capricorno testarda e determinata, il mio look è sempre stato “ribelle”, colorato e fuori dagli schemi. Ho anche portato i dilatatori per anni. Penso che l’atletica sia lo sport per eccellenza perché ci sei solo tu, contro l’inverno e il freddo, l’estate e il caldo, la primavera e le allergie!! Ma se superi questo poi quello che ti torna è indescrivibile e niente e nessuno può darti nulla di neanche lontanamente paragonabile alle sensazioni che ti dà l’atletica.

 

 

C’è qualche ragazza della nostra squadra (attuale o passata) che conoscete bene, di cui siete amiche?

 

Maia: Della vostra squadra non conosco nessuno ma è una questione più generale visto che mi sono trasferita a febbraio e non ho avuto molto tempo per conoscere atleti di altre società.

 

Lucia: Sinceramente conosco Alessia Baldi che se non sbaglio prima era della vostra squadra di cui sono molto amica, anche Flavia Battaglia è stata una compagna di gare e abbiamo stretto amicizia. Adesso che fanno ancora parte della squadra conosco le gemelle Elisabetta e Giovanna De Andreis (Conosciute sui campi e sono due esplosioni di simpatia e vitalità!) e mi scrivo con Marta Castelli su instagram da un po’.

 

 

Un resoconto della stagione appena terminata. Siete soddisfatte o avreste desiderato qualcosa di meglio?

 

Maia: La stagione scorsa è andata molto bene, anche molto meglio di quello che mi sarei aspettata. Il lavoro fatto era tanto ma c’erano anche tante cose da prendere in considerazione quindi sono molto soddisfatta dei risultati che sono riuscita ad ottenere. Questo non vuol dire che così sia sufficiente perché comunque la voglia di migliorare è tanta e siamo solo all’inizio.

 

Lucia: Ho iniziato la stagione con un bel gesso al piede, quindi averla conclusa con un 54.70 è già un bel passo avanti. Ora sto bene, non ho più problemi dovuti al piede operato e l’intervento è andato benissimo, ci tengo moltissimo a ringraziare il dottor Giovanni Maselli che mi ha salvata davvero dopo aver girato per mesi invano. Le indoor non sono riuscita a correrle ovviamente, ma le outdoor sono iniziate bene, ai campionati italiani assoluti mi sono “ovviamente” presa l’influenza (per non farci mancare niente!) ma ho voluto correrli comunque e sono anche riuscita a prendere la finale!

Soddisfatta è un parolone, non lo sono stata perché avrei preferito correre bene gli Italiani e magari avvicinarmi di più ai miei tempi. Sono soddisfatta però dell’intervento e di aver ripreso a correre bene come prima! Ero molto preoccupata e pensavo di non poter più correre, invece è andato tutto bene.

 

 

Quali sono gli obiettivi per il 2019? Quando sarà il debutto stagionale?

 

Maia: Per la prossima stagione inizierò con i campionati italiani di categoria e poi gli assoluti con l’obbiettivo di saltare alto e riuscire a sentire le sensazioni giuste con la speranza e la voglia di migliorarmi e chissà magari riuscire ad indossare la maglia della nazionale che è per me un grande sogno.

 

Lucia: Tornare a correre sui miei tempi è un obbiettivo che non posso non centrare quest’anno! Anche perché con una squadra come l’Acsi alle spalle non posso che essere motivatissima a dare il meglio di me! Spero anche di riuscire a tornare ai vertici nazionali ma, per questo obbiettivo, voglio darmi anche due anni!

Il debutto era previsto il 12 gennaio ad Ancona, ma devo rimandare per il momento perché con il freddo e la neve ho avuto qualche problemino di salute tra influenze e raffreddori, quindi spero di debuttare a febbraio altrimenti punterò direttamente alle outdoor.

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