Che gara ragazzi! Ottocento metri al cardiopalma per Gloria Kabangu che si aggiudica il suo primo titolo italiano da Juniores dopo l’infortunio che l’ha tenuta lontano dalla stagione indoor.
Una gara veramente emozionante dove sapevamo più o meno come si sarebbe svolta ma il copione ha avuto almeno un paio di sorprese che l’hanno resa ancora più bella.
Partenza subito veloce ed ai 200 metri prende la testa la capolista stagionale Matilde Prati, forte del suo 2’05″45 che passa i 400 in 1’00″94. Ritmo forsennato che mantiene fino ai 600 metri dove scava un bel solco tra lei e Gloria. Sembra fatta per la veneta ma Gloria comincia a rosicchiare metri e praticamente sul rettilineo aggancia l’avversaria ormai intenta più a girare la testa indietro che a concentrarsi su come arrivare al traguardo.
A quel punto ci si aspettava il sorpasso ma la Prati sagacemente si mette a cavallo tra la prima e la seconda corsia lasciando un bell’invito all’interno. Gloria abbocca e la battistrada chiude il corridoio. A quel punto frenata, cambio di direzione e passaggio all’esterno! Grande azione di Gloria che trova la forza di ripartire e chiudere in 2’04″80, settimo tempo all time di categoria dietro ad atlete del calibro di Porcelli, Dorio, Zenoni, Trabaldo, Coiro e davanti ad atlete come la Sabbatini e la Del Buono.
Diventa poi la decima in graduatoria assoluta per il 2023 e si candida per una convocazione ai Campionati Europei Junior di Gerusalemme.
In lacrime la sua allenatrice Giorgia Di Paola che la segue da sempre, con le ultime settimane, dal Challenge ad oggi, molto delicate per un piccolo dolore al piede che non si era infortunato questo inverno. Probabilmente un sovraccarico che non ha impedito a Gloria di allenarsi, anche se a scartamento ridotto, per arrivare pronta a Grosseto.
Sempre negli 800 ma nella seconda serie è stata brava Giada Giocondi che ha dovuto battagliare nel rettilineo finale con spintoni al limite della regolarità chiudendo in 2’14″45.
Sesta piazza per Vanessa Talacci nel Martello con una misura 47,49, che non la soddisfa fino in fondo. Peccato perché il bronzo a 48,26 era abbordabile.
Nei 100 Aurora Latini soffre il vento contrario sia la mattina (12″50 -2,2) ma si qualifica per le semifinali, sia nel pomeriggio (12″18 -1,7) e si classifica complessivamente all’11° posto. Peccato, per la finale servivano 5 centesimi in meno.
Foto GRANA/FIDAL