Si chiudono questi Mondiali di Mosca. Terminano regalandoci il mezzo sorriso per la partecipazione ad una zoppicante 4x100F (44”05) di Ilenia Draisci, il sorriso per le prove di Fabrizio Schembri nel triplo (8°) e di una stravagante staffetta 4×100 M che trova in Matteo Galvan il suo inaspettato leader (38”47). Si chiude manifestando l’ammirazione per i tre ori in pochi giorni di Usain Bolt e della connazionale Fraser Pryce ma soprattutto per lo strapotere visivo di questo ventiquattrenne francese, Teddy Tamgho che salta 18,04 e fa del triplo la gara più bella di questi mondiali.
Lui poi si ferma alla TV Italiana e fa gli auguri di buona guarigione all’amico Daniele Greco e questo ci consola dopo aver visto il cubano Pichardo fare un gestaccio dopo aver saltato 17,68 che lo poneva momentaneamente al comando.
Un Mondiale cominciato benissimo per noi e terminato peggio di qualsiasi previsione malgrado tanti giovani talenti che hanno fatto il possibile ed a causa dei troppi problemi fisici preesistenti, perduranti od accorsi in corso di evento agli atleti/e di maggior spicco. Insomma un agrodolce molto più agro che dolce con molte cose da rivedere e tanto, ma proprio tanto, lavoro da fare.
Tornando alla staffetta veloce femminile, Ilenia Draisci, nell’intervista televisiva dice già tutto: non si aspettavano di andar male anzi, pensavano di fare mezzo secondo in meno; ok Ilenia, sognare è lecito ma anche in Atletica contano i numeri e questi parlano chiaro.
Su 200 Nazioni presenti con almeno un atleta a questi Mondiali di cui 36 con almeno una medaglia in palmarès, noi chiudiamo al 26° posto (gulp!) grazie oltretutto ad una straordinaria mammina non più giovanissima di nome Valeria che fa nella maratona d’apertura, l’impossibile. Numeri, non parole. Insomma giudicate voi.
Per noi la gioia di averne avute tante in gara (4) è cancellata da quanto è successo a Veronica Borsi. La vita però è fatta così, un giorno dà ed un giorno prende. Passata la tempesta per lei tornerà il sereno in tempo per essere già alle Indoor fra le più forti d’Europa. Ora si va in stand by anche noi. Ci sentiamo quanto prima. (Foto Colombo/Fidal)
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