Anche quella di domenica è stata una giornata da non dimenticare, di quelle interminabili in cui ti sembra che, in attesa degli eventi, il tempo non passi mai per poi bruciare tutte le proprie emozioni nello spazio di minuti se non di attimi.
Mattinata di qualificazioni con una Antonella Riva, negli 800m, forse poco attenta che si fa sorprendere sul finale da Elisabetta Artuso. Comunque tutto OK: Antonella entra in finale. A seguire, in finale arriva ancheChiara Gervasi sui 60m, impresa che per poco non riesce anche a Ilenia Draisci che come Giulia Pennella il giorno prima si dimentica di essere una neo-junior e per poco, ma molto poco, manca la finale. E però una Ilenia raggiante, consapevole della sua forza, candidata anche lei ad iscriversi al Club D&M fondato da Benedetta &Socie (vedi news precedente). Una sicura protagonista fra sette giorni a Genova.
Allora di pranzo si parte con le finali. Una emozionata Marta Cenni debutta così nel triplo con la nostra maglia. Modesta la sua prestazione (11,65) un metro circa sotto il suo personale, la ragazza però non è ancora lei. In questi mesi ha cambiato tutto; città, allenatore, Club e categoria. Cambiamenti importanti che hanno lasciato il segno come era inevitabile che fosse. Ma Marta è brava, molto brava e crescerà di forma bene e presto. Fra sette giorni a Genova misureremo i progressi.
Mentre è in corso la gara di asta femminile cominciano a susseguirsi le varie finali e fra queste quelle che ci interessano più da vicino. Negli 800 tutto come da copione, schermaglie varie e poi Elisa Cusma va in testa e, passando davanti alle altre strilla: “aoh, per largento vedetevela fra di voi!”. E la dura legge della più forte. Ai 150m finali quel posto se lo contendono Elisabetta Artuso e la nostra Antonella Riva. Elisabetta è forte, molto forte, anche lei iscritta al Club D&M ma non al nostro bensì a quello della Forestale! Elisabetta parte prima dellultima curva e si presenta con un buon vantaggio agli ultimi 30/40m. Succede però che Antonella ha un sobbalzo ed in una frazione di secondo le si resetta la memoria, il ricordo di esser stata protagonista pochi giorni prima di un 400m in 5411. Ecco allora uno scatto per affiancare Elisabetta ed una frazione dopo un vero colpo di remi per superare la sua amica/rivale sul filo di lana, ambedue non lontanissime da sua maestà Cusma. Da coronarie!
Poco dopo la finale dei 60m, Chiara Gervasi appare in palla, ben concentrata, consapevole di essere in un contesto che le si addice. Parte non benissimo ma finisce forte al sesto posto, dietro Aurora Salvagno e davanti ad Arcioni, come dire una gara nella gara. Cresce la nostra Chiara, cresce in tecnica, in forza, nei risultati ma soprattutto in personalità: good news! Sulla velocità però, dobbiamo aprire una finestra informativa. Chiara infatti ha partecipato ad una gara mitica in cui è stato realizzato il terzo tempo all time da due atlete. Lha vinta Daniela Graglia(Esercito) in 731 davanti ad Anita Pistone (Esercito- 734 ma anche lei 731 in qualificazione). Daniela è latleta SAI che più ha vinto con la nostra maglia e crediamo che in pochi mesi si sia avviata ad esserlo anche per il Team di Martelli. Daniela è anche lispiratrice di un altro capitolo del libro scritto da Benedetta la testa può dove… (vedere news precedente), ed esattamente di quello dove si parla di cannibalismo sportivo vale a dire che in gara le avversarie, per quanto amiche, vanno… divorate! Anita è stata grande ma la volontà di Daniela era la variabile vincente, non superabile. Per il suo allenatore, Alessandro Nocera una soddisfazione immensa pochi minuti dopo scemata per lesclusione (falsa partenza) dalla finale del suo Fabio Cerutti, un ragazzone di 21 anni che avrebbe anche potuto vincere completando lopera. Alla prossima Alessandro!
Nel frattempo la gara di asta andava avanti ma… ne parliamo in coda. Arriva così lora delle staffette. Siamo da quarto posto e quarti arriviamo. Vince la Forestale e assieme alla staffetta vince anche il Titolo Indoor. Perde lEsercito delle stars perché non si può cambiare così male e delegare a Graglia in ultima frazione il recupero di 15/20 metri su 200. Bene noi con il quartetto inedito Gervasi, Grasso, Maeva Gotti e Riva. Corriamo bene ma arriviamo quarti. Cambi inguardabili ci hanno impedito di fare un tempo migliore ma non di migliorare la posizione. Troppo più forti i militari e la stessa Camelot di Franco Angelotti. Comunque una gara divertente ed emozionante che ci ha confortato.
Ora torniamo allasta. Sono rimaste in gara solo in due, le nostre. Da una parte una Elena Scarpellini in forma maestosa, dirompente, dallaltraAnna Giordano Bruno in ripresa ma ancora non al meglio, seppur in grado di ricominciare a crescere. Ambedue saltano 4,15, ambedue sbagliano 4,20. Vince il suo primo titolo assoluto Elena è tutto sommato lo merita per via di quel salto imperioso sul 4,15 che valeva molto ma molto di più. Ma noi che sappiamo come stanno le ragazze, come si allenano, il diverso ciclo di preparazione in cui sono impegnate etc etc vogliamo astenerci da ogni commento e pronostico. Queste cari signori, sono due autentiche atlete doc, due campionesse che segneranno i progressi di questa specialità in Italia nei prossimi anni. Elena è più giovane e dedica tutto il suo tempo all Atletica, laltra venticinquenne è già laureata in matematica ed è impegnatissima nello studio. In comune un talento cristallino, un talento vero. Sbaglia chi scommette sulluna o sullaltra. Noi siamo fortunati ad averle con noi e cercheremo di accompagnarle nella loro avventura con discrezione.
Alla fine chiudiamo quarti in classifica anche per via del minor numero di gare coperte. Siamo però contenti perché è andata bene e ci aspetta un gran divertimento la prossima settimana a Genova.