- MILANO 2014 – Questa magnifica città ci ha sempre portato fortuna. A Milano abbiamo vinto nel 2000 il CDS Argentoche ci ha consentito l’anno dopo di approdare alla Finale Oro, ultimo atto sportivo vittorioso della grande Snam. Quell’anno il 1° posto in Classifica fu conquistato grazie al “maggior numero di vittorie” perché i punti furono gli stessi del Cises Frascati, Club guidato all’epoca proprio da Mauro Berardi (divenuto 12 mesi dopo il nostro imbattibile mentore!). Sempre a Milano abbiamo vinto il nostro 2° Scudetto, quello del 2003 ed ora il…13°. Per noi -sarebbe da gente poco seria negarlo- negli ultimi anni Milano significa “derby” e l’Arena equivale allo stadio di San Siro. Francesco Totti, dopo una simile impresa, avrebbe scritto sulla maglietta, al posto della schedina geniale inventata dal nostro Presidente, una frase molto più incisiva e brutale e ci sarebbe piaciuto tanto clonarlo (Ndr: ”Vi abbiamo purgato ancora” by Francesco Totti), ma l’Atletica non è il calcio e noi siamo strafelici semplicemente di aver vinto anche in questa meravigliosa città’
- LA CLASSIFICA, NOI E LE AVVERSARIE: “Strettistretti, vicinivicini”, una classifica da infarto.
- Sembrava vincessero “gli altri”, poi “loro” ma alla fine …abbiamo rivinto noi! Qui vi voglio raccontare un piccolo aneddoto : mancano pochi metri alla fine della 4 x400 Noi e la Bracco ci giochiamo il titolo; Io (Enrico) e Mauro siamo in prossimità dell’arrivo e sopra di noi tutta la squadra della Bracco a tifare ed all’arrivo della loro squadra (arriverà seconda, noi quarte), esultano con un eloquente ABBIAMO VINTO…….. Mauro si gira e gli dice : NON CREDO PROPRIO SIETE DIETRO e loro a chiedere ai loro Dirigenti MA DAVVERO? Così va…..Abbiamo fatto 13, lo abbiamo fatto di prepotenza, buttando il cuore oltre l’ostacolo. Inutile far finta di non saperlo, era chiaro a tutti che mai come quest’anno, saremmo stati vulnerabili! Poi però sono successe tante cose. Noi abbiamo avuto tanti problemi prima di arrivare a Milano ma pochi inconvenienti in gara dove la squadra è stata strepitosa! Altri, come ad esempio la Cariri, hanno invece avuto problemi proprio in corso d’opera mentre la Bracco, che questo tricolore riteniamo lo volesse proprio conquistare (come era giusto che fosse visto la forza della squadra, il gareggiare in casa e le bandiera Bracco con il tricolore) ha dato l’anima durante l’intero weekend e di certo le ragazze in rosso non sono state fortunate sia in un paio di situazioni durante la competizione sia nel trovare, ancora una volta, le nostre ragazze così determinate a farcela. Di certo Bracco Atletica e Cariri avrebbero anche loro potuto vincere ma il verdetto finale, quello dei punti, li ha condannati ad altri gradini del podio. Due squadre strepitose per orgoglio, spirito di corpo e consistenza tecnica. Un gran vanto per noi essere riusciti a batterle ancora una volta con totale merito! Onore anche a tutte le altre Società in gara ad iniziare dal Cus Pisa.
- LAURA BORDIGNON, CAPITANA MIA CAPITANA. Cosa dire. Laura è con noi dal 2002, da quando era Junior. Con la nostra maglia ha vinto 5 Titoli Italiani Individuali. Poi, nel 2007 l’approdo in Fiamme Azzurre, e tante altre soddisfazioni. Dall’anno scorso è la nostra capitana e con questo suo successo (12 Scudetti vinti su 13) è anche lei nella storia, l’Atleta più “tricolore” di sempre. In gara è una macchina segnapunti. Ne porta ben 14.
- DARIYA DERKACH. Porta anche lei 14 punti. E’ legata a questo Club da quando, cadetta, gareggiava in Campania. Con la nostra maglia ha vinto 14 Titoli Individuali Italiani (1^ Assoluta nel nostro ranking), conquistato con le compagne l’unica Coppa Campioni Under 20 arrivata in Italia e Scudetti a gogò, di tutti i tipi. Lei, spesso se ne sta in beata solitudine; è il suo carattere, nessuno si offenda. In gara però è quella del crack, del “dentro o fuori”, quella che ti porta prima all’inferno e poi in paradiso come con il suo leggendario ultimo salto ai CDS Under 23 del 2013 e questo strepitoso 6,23 nel lungo al 3° tentativo dopo due nulli; se avesse sbagliato eravamo tutti a casa. Da quest’anno è atleta dell’Aeronautica.
- ILENIA DRAISCI E GIULIA PENNELLA. Quando pensiamo a come vorremmo fosse l’Atletica pensiamo a loro che sono parte di noi ma, forse, sarebbe più corretto dire che siamo noi parte di loro! Due atlete sublimi ma soprattutto due amiche e ragazze fantastiche. Le lacrime di Ilenia alla notizia della vittoria vanno di pari passo con quelle del padre, Michele, nostro grande tifoso e con lo” sballo da gioia”, al limite della nevrosi, via Facebook di Giulia che era dovuta rientrare a casa la sera prima. Loro portano punti ma soprattutto rappresentano l’amore per i nostri colori con i quali, -udite bene!- hanno conquistato, pur essendo ancora due “pupe” ben 23 Titoli Individuali, staffette incluse! Se vi capita guardate il filmato del loro cambio nella staffetta veloce. Da brivido ma al contempo tutto il senso della condivisione, dell’aiutarsi. Passate al GS Esercito anni fa hanno naturalmente seguitato a vincere.
- FLAVIA NASELLA. Mitica, mitica ed ancora mitica. Della serie “se non son matte non le vogliamo” questo è un gioiello che l’Atletica Italiana ha scoperto solo in parte. I suoi limiti tecnici non sono ancora conosciuti così come non è ancora certo cosa farà da grande visto che da due giorni è iniziato il suo percorso universitario in Medicina. E’ un vero portento per potenziale ed attaccamento ai colori. Di certo, quando vuole, ha uno spirito partecipativo e competitivo da far paura. Le piacciono le imprese difficili come, ad esempio, l’anno passato arrivare 8^ in occasione dei Campionati Europei Juniores di Prove Multiple (impresa memorabile, al limite del possibile) o come in questo caso, fare strike con un non preventivabile 6,09 nel lungo operando un vero e proprio break determinante ai fini della conquista dello Scudetto.
- GIADA D’ALESSANDRO, PRISCILLA CARLINI, SARA CARNICELLI, SERENA MONACHINO, ELISABETTA SISTI. Le mettiamo tutte assieme perché rappresentano per noi il presente, il futuro e tante altre cose belle! Portano punti & punticini in gran quantità e questo basta ed avanza per renderle assolute protagoniste visto che abbiamo vinto per una lenticchia e mezzo! Sono state determinanti nell’equilibrio della squadra e, chiamate in causa, anche se all’ultimo istante, hanno risposto sempre con un energico “obbedisco” di garibaldiana memoria e prestazioni memorabili. Quando si parla di certezze, di talento e di capacità di “ entrare in partita” si parla di loro, le irrinunciabili!
- ALESSIA BALDI, ELISABETTA E GIOVANNA DE ANDREIS, ALLEGRA PATTERLINI. Giovanissime (sono Junior) ma tutte già protagoniste al 1° anno di esperienza in un Club ambizioso come il nostro. Fra di loro, tutte ottime atlete, anche grandissimi talenti già salite alla ribalta nazionale ed altre che ci saliranno presto, anzi prestissimo. Ragazze toste, vere “acsine” new generation, atlete formidabili che hanno già imparato a sgomitare ed a non sbagliare anche sotto pressione.
- ELEONORA DOMINICI Ne parliamo a parte perché è la più giovane della squadra (1° anno Junior) e perché riteniamo che sia l’unica atleta della storia che dopo una stagione agonistica lunga e ricca di successi in categoria ed in cui ha preso parte ai Mondiali realizzando oltretutto l’ennesimo PB, sabato a Milano, pur abbattendo di circa un minuto il suo primato sui 5km di marcia (gulp!), si è arrabbiata moltissimo perché voleva salire sul podio ed invece era arrivata …soltanto quarta! Noi non sappiamo giudicare il talento tecnico di questa ragazza ma di certo ha una testa da fuoriclasse. Per calmarla ci abbiamo messo ore!
- SONIA MALAVISI. La sua gara (salto con l’asta) è quella che, a pochi minuti dal cessate il fuoco, decide in gran misura la direzione che prenderà lo Scudetto 2014. Lei ed Elena Scarpellini (ne parliamo dopo) portano tanti punti mentre alcune avversarie sono meno fortunate e la bussola indica cosi in modo più deciso…direzione Sud. Tutto bene quindi? Niente affatto! Sonia termina la gara arrabbiata, quasi affranta perché sentiva di poter fare meglio del 4,05 realizzato. D’altronde questa meraviglia di atleta -dal potenziale ancora inespresso malgrado sia già ad alti livelli internazionali- ragiona così da sempre! Da quest’anno Sonia veste i colori delle Fiamme Gialle.
- ELENA SCARPELLINI E JULAIKA NICOLETTI. Due atlete formidabili ma ancor più due ragazze dal carattere fantastico malgrado la sfortuna (sotto forma di infortuni) si sia accanita con loro non poco. Di certo ci sono cose che non le accomuna come il Club Militare di appartenenza (una è dell’Aeronautica, l’altra della Forestale), la specialità (asta per la prima e peso per Juli) e la fisicità. Le accomuna però l’enorme talento di entrambe e l’attaccamento ai nostri colori manifestatosi già nelle loro prime apparizioni con la nostra maglia, tanti anni fa. Non a caso una è istituzionalmente la Capopopolo Ultras (Elena), e l’altra la sua vice. Settimane prima della manifestazione Elena inizia a preparare l’evento coinvolgendo tutte e tutti per poi travolgerci nei giorni della gara. E’ di Elena l’idea dell’inno e la conseguente realizzazione grazie all’aiuto della sua giovanissima amica Laura: fantastico! Il loro è un tifo da curva, caldissimo con tanto di striscioni e coreografia. Un lavoro che vale punti quanto lo Juventus Stadium. Le due naturalmente sono state formidabili anche in gara portando a casa la bellezza di 13 punti. Ora provate a mettere insieme tutto questo sapendo che abbiamo vinto di soli 1,5 punti e capirete perché sono amatissime!
- MAURO BERARDI & I NOSTRI TECNICI Lui, Mauro (Berardi) è l’uomo degli Scudetti. Dal 2002 ad oggi ne ha vinti 20 (voce del verbo “imbattibile”) ed ha portato in Italia l’unica Coppa Campioni per Club Under 20 della storia dell’Atletica Italiana in 34 edizioni. Con lui in prima battuta collaborano da sempre il gatto e la volpe, Alighieri Tarquini e Michele Sicolo. Un terzetto niente male che ha saputo costruire un progetto molto serio e coinvolgente a cui hanno aderito tutti i Tecnici che allenano le nostre atlete. Mauro, Alighieri e Michele sono bravi ma sanno bene che conterebbero nulla senza la disponibilità personale ed il contributo dell’intero Settore Tecnico. Anche noi Dirigenti lo sappiamo bene e ci dispiace molto di non poter ricambiare come meriterebbero.
- FATTO 13 AL FANTATLETICA. Abbiamo lasciato per ultimo questo commento che riguarda il nostro Presidente, Roberto De Benedittis. Lui ha ereditato una situazione
- molto bella per tradizione, storia e prestigio ma durissima da portare avanti per i problemi finanziari del Club e la legge dei grandi numeri che non aiutava a star tranquilli. In vista di Milano noi fondatori del Club (chi scrive e Laura Bertuletti) eravamo molto speranzosi ma poco convinti del successo ed abbiamo pensato bene di fare dei fioretti (!) proprio come si faceva una volta mentre Mauro Berardi era stranamente scettico sul risultato al punto di suggerire: “Roberto, evitiamo di fare la solita T-Shirt celebrativa; se proprio la vuoi preparare fai in modo che sia generica, bivalente, con sul petto un messaggio che funzioni nel bene o nel male!”. La Sibilla Cumana era il suo riferimento. Chi non conosce questa leggenda vada su Internet. Insomma la vecchia guardia vacillava. Roberto invece da vero condottiero, come si dice a Roma “non ci ha filato de’ pezza” (traduzione: non ci ha preso in considerazione). Di nascosto ha fatto preparare anche quest’anno la T-Shirt vincente, quella che è finita lunedì dritta dritta sui giornali a pagina intera: la Schedina con il 13 di Fantatletica. Grande Presidente!
Continua….
φ(x) = n (2016)