Quando siamo partiti per Castellon de la Playa, ho detto ad Enrico e Laura che il mio sogno , da buon interista, era scendere dall’aereo con il trofeo in mano come fece José Mourinho nel 2010, ed il mio sogno è stato soddisfatto. Tante cose ci sarebbero da dire, tante da ricordare, ma meglio lasciare lo spazio al commento della ragazze che hanno fatto questa impresa : VINCERE LA COPPA CAMPIONI PER CLUB UNDER 20 (ad oggi 2020 nessuna squadra italiana l’ha mai vinta, questo per spiegare l’impresa delle ACSINE)
Questi all’epoca i commenti di alcune di loro:
Non so spiegarlo, non ne sono capace. Quando vivi sulla tua pelle la realizzazione di uno dei sogni che porti con te da sempre, il tuo vocabolario si svuota improvvisamente da tutte le parole necessarie a far percepire a qualcun’altro l’irripetibile meraviglia di un passaggio di brividi senza fine. Per un attimo ho avuto paura di non essere in grado di trattenere così tante emozioni ! Sarei scoppiata? Sentivo dentro la stessa esplosione che ha scatenato Ludovica partendo dai blocchi della 4×100 m. Il rumore non finiva più. Quando, poi, il testimone ha cambiato mano al grido dell’ “HOP”, sentivo i passi di Oriana con la stessa frequenza del ticchettio della pioggia in pieno diluvio. Un attimo dopo ha passato nella mia mano l’intera squadra. Mi ricordo solo che HO CORSO. Con lo sguardo fisso avanti … HO CORSO. Dopodiché un fulmine: Dariya è arrivata al traguardo nello stesso tempo con cui ho battuto ciglio, e tutte dopo di lei.TUTTE DOPO DI LEI. Pensavo che mamma mi sarebbe venuta a svegliare da un momento all’altro urlando che era ora di alzarsi! Niente di dovuto, VOGLIO ringraziare tutti coloro che sono stati complici di una magia durata tre giorni: dalla preparazione della tifoseria, alla gara vera e propria, dal progetto di una trasferta perfetta, al momento in cui ho capito di farcela. Dicono che le cose più belle sono quelle inaspettate. Ve lo aspettavate, voi, tra tutti quei colori, un podio nero e ciclamino? Audacia CAMPIONESSE D’EUROPA, siamo nella storia! Weronika Cipriani
Sentire l’adrenalina che pian piano scivola via e lascia spazio alla stanchezza ma addormentarsi con il sorriso stampato in faccia…svegliarsi lunedì mattina con ancora addosso l’euforia di una vittoria così immensa… Spettacolari uniche…per lo spirito e il sostegno dato prima durante e dopo le gare…è stato un onore essere il capitano di questa squadra scatenata anche se solo per 48 ore…Priscilla Carlini
Campionesse d’Europa??!! All’inizio non l’avevo realizzato molto ma quando tutte insieme abbiamo cantato a squarcia gola l’inno d’Italia, li ho capito che era successo qualcosa di straordinario, forse quello è stato il momento più emozionate. Certo non dimenticherò mai anche un fortissimo spirito di squadra che coinvolgeva tutte ma proprio tutte ; sono arrivata da poco in questa squadra ma sono stata trattata da tutti come se ci fossi sempre stata. Un gruppo davvero fantastico tutti compresi, non per niente abbiamo vinto!! Grazie ♥ Francesca Dassi
E’ stata un’emozione fantastica ed un’esperienza davvero importante per me! Io, che sono arrivata nel mondo dell’atletica da appena un anno, mi sono ritrovata ad affrontare la mia prima gara internazionale insieme ad un gruppo fantastico e con il compito, non facile, di sostituire la campionessa italiana junior in carica Letizia Marzenta! Essere lì per me era già un traguardo, ma vincere la mia gara e coppa campioni con la squadra è stato davvero il massimo! In una giornata mi sono ritrovata a fare interviste in inglese per l’European Athletic, interviste per la Gazzetta dello Sport e rispondere a tantissimi complimenti che mi arrivavano pian piano che la notizia si spargeva! Tutto quello che sognavo si sta pian piano avverando e spero che questo sia solo l’inizio… e che inizio!!!!! Ringrazio davvero tutti ed in particolar modo il mio allenatore Enzo Brichese senza il quale adesso non sarei qui a scrivere di questa esperienza indimenticabile, e mio padre Stefano, il quale ogni pomeriggio mi accompagna al campo dell’Infernetto per permettermi di allenarmi. Sonia Malavisi
Visi tesi nell’attesa della gara, gli occhi gioiosi di chi ha dato il meglio di se, i pianti di nervosismo e i sorrisi della vittoria, la tenacia…sempre!!! La storia di una grande famiglia…che ti accoglie dall’ ingresso con un affetto ed un amore unico proprio come se ci si conoscesse da sempre. Questa avventura mi ha riservato proprio questa come la più grande sorpresa! Una famiglia di cui fanno parte i nostri effettivi genitori che ci appoggiano e incoraggiano sempre, i genitori aquisiti come papà Alighieri, poi c’è zia Laura, il cugino Mauro, il compare Enrico e come dimenticare tantissime audaci e affettuose sorelle, molti altri sostenitori ancora e perfino l’ animale domestico: la marmotta!!! Così tanti familiari da bandire una tavolata tricolore e nera-ciclamino immensa, dove certamente i trofei come soprammobili non mancheranno!!! Tutto questo sotto un solo nome: AUDACIA!!!Baci, Elisabetta Sisti
Volevo ringraziare tutte le atlete che a giugno 2010 ci hanno permesso di raggiungere questa bellissima finale. Non tutte le ragazze di quella finale c’erano: alcune hanno smesso, altre non sono riuscite ad esserci perchè non hanno raggiunto le prestazioni necessarie, la capitana era infortunata e qualche altra ha preferito non esserci perchè aveva cose più divertenti/belle/interessanti etc da fare. Le ragazze presenti hanno lavorato per tutta l’estate, si sono allenate, forse non hanno nemmeno fatto le vacanze perchè volevano stare lì a Castellon e ti assicuro che non avevano la minima certezza di vincere però volevano starci volevano gareggiare volevano vincere ma soprattutto volevano aggiungere un altro tassello alla loro vita di atlete, vogliono continuare ad essere atlete e lo saranno. Atleta è chi lavora per raggiungere un traguardo, certamente adeguato ma sempre un traguardo e poi ripartire per un altro ancora ed ancora così senza fermarsi. avere davanti un obiettivo e saper scegliere sempre la strada giusta, quella corretta quella leale, quella fatta di sacrificio e di lavoro. Michele Sicolo
Sabato si è realizzato un sogno: quello di vincere i Campionati Europei a squadre. E’ stata un’esperienza troppo emozionante per trovare le parole giuste per descriverla. E’ l’obiettivo che ha ogni atleta, quello di veder premiati i propri forzi e la propria determinazione. Non sono di certo mancati gli ostacoli in questo percorso, ostacoli che ho superato per la passione che ho per questa disciplina e sopratutto grazie al sostegno e all’aiuto del mio allenatore Alighieri. Lui è stato la mia guida e la mia forza, ha saputo incitarmi e incoraggiarmi, ha tirato fuori il meglio di me e mi ha sostenuta e incoraggiata anche nei momenti di sconforto. Grazie Alighieri questa vittoria è per te! Spero di non aver fatto tardi a inviare l’e-mail! Fabiana Panei
CREDO SIA SUPERFLUO O ADDIRITTURA SCONTATO DEFINIRLA UNA “BELLA ESPERIENZA “. QUELLO CHE VOGLIO SI SAPPIA, INVECE, E’ CHE IL SEGRETO DELLA VITTORIA DELL’AUDACIA RECORD STA NELL’UNIONE DELLA SQUADRA. IL FATTO DI PROVENIRE DA DIVERSE PARTI D’ ITALIA NON CI PENALIZZA, ANZI. LOTTARE PER PERSEGUIRE LO STESSO OBIETTIVO CI UNISCE E, COME VISTO, IL RISULTATO E’ ASSICURATO. LO SPIRITO E’ QUELLO DI UNA VERA E PROPRIA FAMIGLIA: CI CONFORTIAMO A VICENDA NEI MOMENTI DI SCONFORTO, ESULTIAMO PER I SUCCESSI DI CIASCUN MEMBRO. SONO QUESTI I PRESUPPOSTI DI UNA GRANDE SQUADRA E……. L’AUDACIA RECORD LO E’. ORIANA DE FAZIO
Nonostante io non abbia potuto partecipare personalmente alla conquista del titolo europeo ho potuto immaginare, come se ci fossi stata, l’emozione provata dalle mie compagne come loro capitana e loro amica. Hanno portato a termine un’impresa senza precedenti in modo stoico, sono state grandi e inimitabili, tutte. So che dalla prima all’ultima hanno dato l’anima, so che hanno sudato fino all’ultimo metro e per ogni centimentro in più e soprattutto so che davvero non avrebbero potuto fare meglio. Hanno dimostrato di essere una grande squadra davanti a tutta l’ Europa e io da quì ho fatto il tifo per loro. Adesso bisogna guardare al prossimo obbiettivo e tenere alto il nome della nostra squadra. Flavia Battaglia
Esperienza fantastica! Mi son resa conto di far parte di una squadra UNICA! Spero sia solo l’inizio di una splendida carriera sportiva per tutte noi! Forza A U D A C I A !!! Dariya Derkach
E’ stato emozionante partecipare a quest’ esperienza, in particolar modo vedere sia come lo spirito di squadra ci affiancava in ogni momento e gara, sia come lo spirito sportivo aveva unito noi giovani da paesi diversi per un unico obiettivo Laura Marchesini
Ciao….le parole per poter spiegare quello che si prova non ci sono perchè determinate cose bisogna viverle…spero che continueremo insieme in questo modo e ,come dice il mio motto, IMPEGNO,COSTANZA e SACRIFICIO, sono l’unica via del successo… Chiara Centofanti
Ciao sono Giulia Concilio, questo è il mio pensiero su questi giorni se pensi sia troppo lungo accorcialo, io non ci sono riuscita ,sarei stata capace di scrivere pagine intere per le troppe emozioni. XD questi giorni sono stati stupendi, spettacolari, ma sopratutto surreali. All’inizio ero molto titubante e convinta di nn poter far bene per la poca preparazione in una specialità completamente nuova per me (il lancio del martello). Ma poi mi sono detta io in fondo non ho nulla da perdere può essere solo un’esperienza positiva, infatti cosi è stato. Di questi giorni non mi sono persa nenche un piccolo dettaglio, dalle piccole cose alle grandi, dal sentirsi parlare in inglese quando dovevi entrare in pedana, al sentirsi correggere gli errori e sentirsi dare consigli da due campioni come Vizzoni e la Coslovich, finora visti solo in TV!. Tutto questo è stato magnifico e impensabile, momenti che rimarranno sempre vivi nei miei ricordi Giulia Concilio
(ndr: pubblicazione integrale ovviamente..)
Ci è piaciuta la compattezza del gruppo e tra tutte noi c’è stata una grandissima intesa che ci ha dato una grandissima carica e grinta (a proposito, grazie per il tifo!) Camille e Valentine Marchese
Descrivere l’emozione provata a Castellon, non è possibile, come non è possibile ancora capire a fondo che impresa abbiamo fatto ! So solo che leggere la gioia delle ragazze sul loro viso, non ha prezzo, ma i brividi più grandi li ho provati quando si sono messe in cerchio a cantare l’inno d’Italia, orgogliose di esserlo e di esserlo in questo sport………Mauro