Continua l’emozionante racconto di Mauro Berardi sulla storia del nostro club.
In questo secondo episodio si parlerà del trionfo che ha dato il via ad una serie storica e difficilmente ripetibile…
Siamo nel 2002, la squadra è costruita per fare una bella figura in Coppa Europa per Club e soprattutto per cercare di vincere questo benedetto primo titolo italiano di società all’aperto, titolo che manca da Roma da trent’anni ( Cus Roma 1972).
A Lisbona, Coppa Campioni A, l’esordio non è dei più semplici e trovarsi di fronte atlete Russe, Spagnole, Cecoslovacche, che la maggior parte di noi vedeva in televisione e nei grandi meeting faceva un certo effetto. Comunque l’obiettivo era fare esperienza, arriviamo sesti ed evitiamo la retrocessione per l’Italia.
Il 2002 sarà un anno incredibile: vinciamo lo scudetto nelle Prove Multiple, 8 titoli indoor individuali e ben 11 all’aperto ……. e poi c’è l’appuntamento con la finale scudetto a Pescara il 14 – 15 settembre.
Ci presentiamo in campo con buone possibilità di vincere, le stesse che ha il C.S. Forestale di Rieti.
L’inizio della prima giornata è buono: terzo posto nei 100 hs per Emanuela D’Agostino, primo posto per Daniela Bellanova nei 100 metri, nei 400 all’ultimo momento dobbiamo rinunciare all’apporto di Danielle Perpoli che non parte neppure per Pescara; sui blocchi schieriamo Benedetta Ceccarelli – quarta. Nei 1500 Trine Pilskog seconda e primo posto per Michela Zanatta nei 5000. Nella marcia secondo posto per la capitana Annarita Sidoti. Nei salti secondo posto per Stefania Cadamuro nell’alto e primo per Kene Ndoye nel triplo. Nei Lanci seconda posizione per la giovanissima Clarissa Claretti nel martello e per Laura Bordignon nel peso. La staffetta 4×100 con Graglia – Bellanova – Ndoye – Gatto arriva prima. Si chiude la prima giornata con 17 punti di vantaggio su una Forestale che si presenta a onor del vero incompleta.
La seconda giornata inizia con la consapevolezza di avere già riportato a Roma lo scudetto (17 punti di vantaggio sono tantissimi) e le gare che ci separano dalla premiazione finale sono un susseguirsi di risultati incredibili: primi posti per Daniela Graglia (200 m.) – Laura Gatto (lungo) – Francesca Dolcini (asta) che per un soffio fallisce il record italiano già suo; secondi posti per: Benedetta Ceccarelli (400 hs) – Laura Bordignon (disco) – Graglia/Pilskog/Curri/Ceccarelli (4 X 400); terzi posti per: Vincenza Curri (800 m.) – Tiziana Rocco (giavellotto).
Il finale recita : Sai 135 punti – C.S. Forestale 105 punti e la festa può iniziare, anzi la cavalcata ha inizio, tutto parte da questo primo scudetto, dalle lacrime (immancabili) di Enrico, dalla signorile gioia contenuta di Laura. Poi arrivano tanti riconoscimenti sui giornali sportivi e non, come il servizio sulla Gazzetta dello Sport (allo Stadio Olimpico) e quello su Donna Moderna (qui sotto alcuni scatti di quelle giornate). Poi le feste e la gioia, giorno dopo giorno si trasforma in lavoro, vogliamo vincere ancora, che si può fare per migliorare? Continua……..
DUE È MEGLIO DI UNO