Veronica Borsi, l’atleta delle Fiamme Gialle con l’Audacia Record nel DNA, non è riuscita oggi pomeriggio nella “mission impossible” di entrare in finale sui 60h ma la sua battaglia l’ha vinta eccome! Lo ha fatto Ieri con il passaggio alle semifinale ed oggi correndola molto bene, senza una sbavatura e/o un tentennamento ed uguagliando, pur sotto pressione, il suo PB in 8”18. Veronica ora, questo è il pensiero di chi scrive, è certamente in grado di puntare a Londra. La sua costante crescita fisica, tecnica e psicologica sono per lo più merito della ragazza (“cocciuta” come poche!) e di Vincenzo De Luca, il tecnico che le ha cambiato la vita nel senso più ampio della parola. Oggi per lei, come promesso, foto in azzurro.
Purtroppo è andata fuori della finale dei 60h anche Marzia Caravelli e questa, visto come si è sviluppata la gara, è stata certamente una amara sorpresa visto che Marzia ha corso quest’anno già quattro volte con un cronometro migliore di quello realizzato oggi (8”12). Marzia parte bene allo sparo ma poi regala diversi appoggi, fino al primo ostacolo (saltato troppo alto), alle avversarie. Quando si scatena alla sua maniera è ormai troppo tardi. Un vero peccato. Infine è’ giusto ricordare che non erano in gara ad Istanbul ne Micol Cattaneo ne Giulia Pennella a conferma che sugli ostacoli alti al femminile l’Italia non è mai stata così forte. Proseguendo sulle gare del pomeriggio va detto che non corre bene invece Simone Collio che sui 60m perde una reale possibilità di entrare in finale. Ed ora parliamo di Antonietta Di Martino. La quasi trentaquattrenne di Cava dei Tirreni (giugno 1978) rappresentava assieme a Donato (lo vedremo domani in finale) l’unica chance per il nostro paese di andare sul podio. E’ così da anni e lo è stato anche a Istanbul. Ebbene in una gara dove si faceva a saltar peggio l’Antonietta nazionale ancora una volta ha dato il fritto, conquistando l’argento con l’enorme rammarico peraltro di non aver vinto una gara mondiale chiusa con 1,98 dall’americana Lowe e con tanti pari merito (ben cinque!) ad 1,95 vale a dire una misura da qualificazione e niente più. A questa donna dovremo comunque prima o poi fare un monumento perché porta sempre medaglie e ci fa scordare, malgrado palesi segni di ripresa, quanto poco competitiva sia ancora l’Atletica Azzurra.
La mattinata era stata fantastica. Escluso infatti la modesta prova di Silvano Chesani nell’alto (2,22) forse bloccato dall’emozione, gli azzurri avevano fatto faville. Bene Audrey Alloh sui 60m corsi in 7”33, bene poi sui 60h Emanuele Abate (7”71) e Paolo dal Molin (7”78) ed infine più che bene nel triplo Fabrizio Donato e Daniele Greco che accedono con successo alla Finale a 8 di domani.
Per oggi è tutto. Ci piace infine segnalare che domani Maria Luisa Corcella farà il suo debutto stagionale gareggiando ad Andria nel Gran Prix di marcia (10km).
Risultati
http://www.iaaf.org/mini/wic12/Results/ResultsByDate.aspx?racedate=03-10-2012