Come anticipato nella news precedente commenteremo in questa ed in una prossima news i nostri risultati ed in generale le migliori prestazioni al femminile della manifestazione. Partiamo da un’analisi per settore. E’ fuori discussione che a Firenze i punti forti sono stati, come spesso ci accade, i lanci (44 punti su 48) ed i salti (addirittura 45/48 !!). E’ stata una vittoria di straordinario contenuto tecnico e di carattere quella di Clarissa Claretti (Aeronautica), vittoria riconquistata all’ultimo lancio (70,19m) su una splendida Silvia Salis. Clarissa quindi ha superato, alla prima vera gara dopo un periodo di infortuni, il limite A per Pechino. Voto: dieci con tutte le lodi del mondo! Nel peso Julaika Nicoletti (P) ha stabilito con 14,66m il personale e conquistato 10 punti: voto dieci anche per lei. Terzo posto e dieci punti conquistati anche da Tamara Apostolico (J) nel disco. Sotto esami di maturità, è arrivata in tarda mattinata, ha lanciato non benissimo (48,94m) e si è fatta altri 400km per tornare a casa. Le friulane sono toste! Prestazione quindi non da incorniciare la sua ma tremendamente pratica, efficace. Voto 8,5. Ha vinto facile nel giavellotto Claudia Coslovich (53,08m) ma, innervosita chissà da cosa e da chi, ha rischiato l’eliminazione dopo i due nulli di partenza. Si inquieta molto il suo coach Mimmo di Molfetta, perché Claudia era caricata a pallettoni e strapronta per fare i 61m necessari per staccare il biglietto per Pechino. Niente da fare, alla prossima! Voto 8 visto i dodici punti conquistati per la squadra ma lei si darebbe un quattro: rimandata… a luglio!
Nell’asta Anna Giordano Bruno ha fatto tutto quanto serviva per tentare il nuovo record italiano. Perfetto l’approccio alla gara, la sequenza dei salti fino al 4,30 superato splendidamente. Poi il secondo tentativo di scalata al minimo olimpico in otto giorni, quel 4,45 tanto agognato. Disturbi del vento durante la rincorsa, qualche indecisione e niente da fare. Rimane una gara strepitosa che il pubblico presente malgrado i 36 gradi di calura si è pienamente goduta. Voto dieci con tutte le lodi del mondo. Voto 9 poi per la rientrante Anastasyia Juravleva. Fino a pochi giorni fa non si era nemmeno certi della sua partecipazione perché non perfettamente a posto fisicamente. Ma la uzbeka è una testa dura e dopo una “sufficiente” gara di triplo (13,55m) la prima giornata ha preso coraggio e si è battuta come un leone nel lungo (6,27m) sabato superando la sorprendente Elisa Zanei (6,20), la favoritissima Tania Vincenzino (6,08) ma perdendo di quattro cm dalla Magdaline nazionale. Bravissima! Un voto infine “spropositato” per Stefania Cadamuro che, guarda la combinazione, azzecca ancora una volta la gara che conta (!), realizza il SB (1,82m!) e perde solo da Raffaella Lamera (1,85) come era giusto che fosse. Dieci con stralode per lei che si può allenare poco, non ha un tecnico di settore che la segue ma non sbaglia mai quando i giochi si fanno duri. Incantevole!
Ci fermiamo qui. Seguiteci domani quando parleremo del ritorno di Benedetta, (la supercapitana è tornata ai suoi livelli), di Superiryna, delle splendide staffette e di tutto il resto compreso quello che non ha funzionato. A domani